venerdì 28 dicembre 2012

2013 Obiettivo: il viaggio



Siamo a fine dell’anno ed è tempo di un bilancio della stagione 2012. E’ stato un’anno intenso, vissuto fra lavoro, allenamenti, autostrade e miglia di Oceano.

Lo scorso anno di questi tempi mi cresceva forte il desiderio di essere ancora in oceano, dal Novembre del 2009, quando sono rientrato in Italia di ritorno da Salvador de Bahia dopo la transat650, è cominciato un lungo periodo di riadattamento alla vita di terra. Per molti mesi ancora in corpo avevo emozioni e abitudini indotte dalle moltissime miglia e dalle tante giornate trascorse in Atlantico, 150 giorni all’anno in mare, per uno come me che non lo fa di professione, sono davvero un grande regalo, un lusso vero ... ma anche un grande sacrificio e un grande impegno.

Mentre le onde hanno continuato ancora per tanto tempo a correre e frangere dentro di me ero costretto a riprendere velocemente un ruolo di responsabilità lavorativa che a causa della crisi diventava giorno dopo giorno più scomodo. Lavorando nel settore dell’edilizia ho potuto vivere la frontiera della crisi nel sua più cruda espressione, aziende storiche sparite da un giorno all’altro. Il cambiamento di un epoca con il capovolgimento di un sistema economico che assomiglia molto al mare incrociato che si trova nel passaggio di un fronte freddo in Atlantico.

A testa bassa in questa situazione per cercare di trovare strategie, leggere i segnali di un fronte in arrivo non comprendendone bene i comportamenti, comunicazioni e informazioni non chiare. Una navigazione in pessime condizioni e la totale incertezza di raggiungere una meta. Quale meta?
Purtroppo ormai non è ben chiaro il destino che avremo, sicuramente stiamo vivendo un cambiamento epocale.

In questa situazione ormeggiato alla scrivania sentivo ancora dentro me l’aria fredda della risalita di bolina all’Ile de Yeux durante la Pornichet Select del 2009. Vedevo i display dell’NKE illuminare il pozzetto nelle notti all’equatore, albe, tramonti, sonno, liofilizzati ... tanti ricordi e nostalgie forti mi hanno pian piano portato a sentire forte il desiderio di essere ancora in oceano .

Alzo il telefono e chiamo Massimo in M-Pharma Italia, mi aveva seguito nel 2009, era nato un bel feeling. In due minuti il progetto è partito. Trovo la barca in Belgio, contatto il mio preparatore in Francia, mobilito Daniela Klein, Simone Gesi, Giancarlo Pedote. La macchina è in moto e in Febbraio il pogo due Tortuga diventa ITA 768 M-PHARMA ITALIA. Grazie Massimo.

Rincomincia il ritmo di allenamenti, smetto di lavorare alle 17 del venerdì, parto in auto e dopo 1.400 Km la mattina del sabato sono a Pornichet, alle 10 barca pronta per uscire !!! Di nuovo oceano, sale, onde e vento 35 nodi. Di nuovo la sensazione di essere a casa. Anche ora mentre scrivo vedo le onde, sento gli odori e la pelle indurita dal sale. Sono ricordi che scavano profondamente dentro me una emozione fortissima.

Gli appuntamenti del 2012


Pornichet Select : regata costiera di 300 Mn, dura, veloce e pericolosa . Si manifesta subito come una edizione che verrà ricordata. Condizioni dure, davvero dure e quindi riduzione di percorso in una leggera “mollana”. Partiamo con 25 nodi e mare formato in baia, nel tardo pomeriggio si risale in bolina un vento stabilizzato sopra i 32 nodi ... punte da 38, i tre quarti della flotta si ritirano e in pochissimi riusciamo a concludere la regata prima del furioso ingresso dei 45 nodi previsti. 

Mini Fastnet : Regata in doppio che prende il via da Douarnenez estremo nord della costa Atlantica Francese, appena sotto Brest. Si gira l’angolo e si entra nella manica. Arriva Hervé Aubry il giorno prima della partenza, Hervé è un caro amico con il quale dal 2008 mi sono allenato a Pornichet, è stato lui a progettare e realizzare il primo gioco di vele di M-Pharma Italia. Durante la sua prima qualifica con un proto ha naufragato nel mare d’Irlanda. Un bel compagno per girare lo scoglio del Fastnet! Purtroppo una bassa pressione profondissima ci blocca la strada e siamo costretti a regatare sul percorso a Sud, l’obbiettivo è fare bene e capire con Hervé il gioco di vele che abbiamo a Bordo. Grandi soddisfazzioni su alcune vele. Qualche dubbio su alcune altre, comunque ancora una regata dura e impegnativa e la barca nel complesso si è comportata molto bene! 

Les Sables Les Acores Les Sables : Bellissima regata! Il percorso più duro che abbia affrontato cn un mini. Lo scontro con i fonti freddi lontano dalla costa è stata una nuova esperienza. Navigare nei 35 nodi di aria fredda dietro il fronte è come se ti tirassero contro delle incudini! Il vendo è denso e violento, si sente la barca soffrire e fisicamente è veramente impegnativo. Anche qua dopo un giorno dalla partenza ritiri e disalberamenti hanno falcidiato la flotta !! Per la tappa di ritorno è stata ritardata la partenza ... siamo partiti con 35 nodi belli impegnativi e per tre giorni è stato veramente una lotta di resistenza, nervi e fisico per portare code 5 spi medio ... drizze e vele e qualche bompresso hanno pagato pegno. 

Mini Barcellona : Dopo le azzorre avevo ancora voglia di navigare, ho fatto la follia di spostare la barca da Pornichet per una regata di 300 Mn, un impegno logistico ed economico non indifferente. Dopo tre bei giorni di allenamento con il gruppo dei ragazzi Italiani ho dovuto rassegnarmi a rientrare in porto appena passata la boa Besos a poche miglia dalla partenza. La rottura di un diablo dei timoni ( forse 5 € di valore ) ha purtroppo innescato una catena di avarie dalle quali lo spi medio ha avuto la peggio sotto le pale dei timon.

E’ stato un anno intenso bello e vero e alla fine c’è anche la soddisfazione di essere dodicesimo nella classifica generale serie, primo Italiano e davanti professionisti e velisti di ottimo livello.

Il 2013 comincia prestissimo !!


Il 19 Gennaio test sulle vele per capire cosa migliorare, poi da inizio febbraio allenamenti due volte al mese, per ora certo è l’appuntamento della Pornichet 2013 e l’iscrizione alla Transat 650 per metà Ottobre.

Sto cercando di capire strategicamente quale altra/e regata sia meglio fare per migliorare la preparazione per la Transat. Di qusto bel risultato del 2012 devo ringraziare sicuramente M-PHARMA ITALIA per essermi vicino senza incertezze, tutti i ministi amici Italiani, Francesi, Inglesi, Australiani, Tedeschi, Cechi, Turchi e Spagnoli. Devo ringarziare gli amici che mi sono stati vicino e che mi hanno accudito all’arrivo delle regate più dure!

In questo caso sono contento e felice di poter condividere con tutti il fatto che l’obiettivo non è la meta ... l'obiettivo è il viaggio!!

Grazie a tutti, Luca

2 commenti:

  1. Ciao Luca,
    sono contento per te e per la tua fantastica avventura ed esperienza con il mini... con una grande invidia ti faccio il mio migloore buon vento per il futuro! Un saluto da un lontano amico di mare

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  2. Bello ed emozionante leggerti! Buon vento amico mio!

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