Siamo a fine dell’anno ed è tempo di
un bilancio della stagione 2012. E’ stato un’anno intenso, vissuto
fra lavoro, allenamenti, autostrade e miglia di Oceano.
Lo scorso anno di questi tempi mi
cresceva forte il desiderio di essere ancora in oceano, dal Novembre
del 2009, quando sono rientrato in Italia di ritorno da Salvador de
Bahia dopo la transat650, è cominciato un lungo periodo di
riadattamento alla vita di terra. Per molti mesi ancora in corpo avevo
emozioni e abitudini indotte dalle moltissime miglia e dalle tante
giornate trascorse in Atlantico, 150 giorni all’anno in mare,
per uno come me che non lo fa di professione, sono davvero un grande
regalo, un lusso vero ... ma anche un grande sacrificio e un grande
impegno.
Mentre le onde hanno continuato ancora
per tanto tempo a correre e frangere dentro di me ero costretto a
riprendere velocemente un ruolo di responsabilità lavorativa che a
causa della crisi diventava giorno dopo giorno più scomodo. Lavorando nel settore dell’edilizia
ho potuto vivere la frontiera della crisi nel sua più cruda
espressione, aziende storiche sparite da un giorno all’altro. Il
cambiamento di un epoca con il capovolgimento di un sistema economico
che assomiglia molto al mare incrociato che si trova nel passaggio di
un fronte freddo in Atlantico.
A testa bassa in questa situazione per
cercare di trovare strategie, leggere i segnali di un fronte in
arrivo non comprendendone bene i comportamenti, comunicazioni e
informazioni non chiare. Una navigazione in pessime condizioni e
la totale incertezza di raggiungere una meta. Quale meta?
Purtroppo ormai non è ben chiaro il
destino che avremo, sicuramente stiamo vivendo un cambiamento
epocale.
In questa situazione ormeggiato alla
scrivania sentivo ancora dentro me l’aria fredda della risalita di
bolina all’Ile de Yeux durante la Pornichet Select del 2009.
Vedevo i display dell’NKE illuminare il pozzetto nelle notti
all’equatore, albe, tramonti, sonno, liofilizzati ... tanti
ricordi e nostalgie forti mi hanno pian piano portato a sentire forte
il desiderio di essere ancora in oceano .
Alzo il telefono e chiamo Massimo in
M-Pharma Italia, mi aveva seguito nel 2009, era nato un bel
feeling. In due minuti il progetto è partito. Trovo la barca in Belgio, contatto il
mio preparatore in Francia, mobilito Daniela Klein, Simone Gesi,
Giancarlo Pedote. La macchina è in moto e in Febbraio il pogo due
Tortuga diventa ITA 768 M-PHARMA ITALIA. Grazie Massimo.
Rincomincia il ritmo di allenamenti,
smetto di lavorare alle 17 del venerdì, parto in auto e dopo 1.400 Km
la mattina del sabato sono a Pornichet, alle 10 barca pronta per
uscire !!! Di nuovo oceano, sale, onde e vento 35 nodi. Di nuovo la
sensazione di essere a casa. Anche ora mentre scrivo vedo le onde,
sento gli odori e la pelle indurita dal sale. Sono ricordi che
scavano profondamente dentro me una emozione fortissima.
Gli appuntamenti del 2012
Pornichet Select : regata
costiera di 300 Mn, dura, veloce e pericolosa . Si manifesta
subito come una edizione che verrà ricordata. Condizioni dure,
davvero dure e quindi riduzione di percorso in una leggera “mollana”. Partiamo con 25 nodi e mare formato in
baia, nel tardo pomeriggio si risale in bolina un vento stabilizzato
sopra i 32 nodi ... punte da 38, i tre quarti della flotta si ritirano e
in pochissimi riusciamo a concludere la regata prima del furioso
ingresso dei 45 nodi previsti.
Mini Fastnet : Regata in doppio
che prende il via da Douarnenez estremo nord della costa Atlantica
Francese, appena sotto Brest. Si gira l’angolo e si entra nella
manica. Arriva Hervé Aubry il giorno prima
della partenza, Hervé è un caro amico con il quale dal 2008 mi sono
allenato a Pornichet, è stato lui a progettare e realizzare il primo
gioco di vele di M-Pharma Italia. Durante la sua prima qualifica con un
proto ha naufragato nel mare d’Irlanda. Un bel compagno per
girare lo scoglio del Fastnet! Purtroppo una bassa pressione
profondissima ci blocca la strada e siamo costretti a regatare sul
percorso a Sud, l’obbiettivo è fare bene e capire con Hervé il
gioco di vele che abbiamo a Bordo. Grandi soddisfazzioni su alcune vele.
Qualche dubbio su alcune altre, comunque ancora una regata dura e
impegnativa e la barca nel complesso si è comportata molto bene!
Les Sables Les Acores Les Sables
: Bellissima regata! Il percorso più duro che abbia affrontato cn
un mini. Lo scontro con i fonti freddi lontano dalla costa è stata
una nuova esperienza. Navigare nei 35 nodi di aria fredda
dietro il fronte è come se ti tirassero contro delle incudini! Il
vendo è denso e violento, si sente la barca soffrire e fisicamente è
veramente impegnativo. Anche qua dopo un giorno dalla partenza
ritiri e disalberamenti hanno falcidiato la flotta !! Per la tappa di ritorno è stata
ritardata la partenza ... siamo partiti con 35 nodi belli impegnativi
e per tre giorni è stato veramente una lotta di resistenza, nervi e
fisico per portare code 5 spi medio ... drizze e vele e qualche
bompresso hanno pagato pegno.
Mini Barcellona : Dopo le
azzorre avevo ancora voglia di navigare, ho fatto la follia di
spostare la barca da Pornichet per una regata di 300 Mn, un impegno
logistico ed economico non indifferente. Dopo tre bei giorni di allenamento con
il gruppo dei ragazzi Italiani ho dovuto rassegnarmi a rientrare in
porto appena passata la boa Besos a poche miglia dalla partenza. La rottura di un diablo dei timoni (
forse 5 € di valore ) ha purtroppo innescato una catena di avarie
dalle quali lo spi medio ha avuto la peggio sotto le pale dei timon.
E’ stato un anno intenso bello e vero
e alla fine c’è anche la soddisfazione di essere dodicesimo nella
classifica generale serie, primo Italiano e davanti professionisti e
velisti di ottimo livello.
Il 2013 comincia prestissimo !!
Il 19 Gennaio test sulle vele per
capire cosa migliorare, poi da inizio febbraio allenamenti due volte
al mese, per ora certo è l’appuntamento della
Pornichet 2013 e l’iscrizione alla Transat 650 per metà Ottobre.
Sto cercando di capire strategicamente
quale altra/e regata sia meglio fare per migliorare la preparazione
per la Transat. Di qusto bel risultato del 2012 devo
ringraziare sicuramente M-PHARMA ITALIA per essermi vicino senza
incertezze, tutti i ministi amici Italiani, Francesi,
Inglesi, Australiani, Tedeschi, Cechi, Turchi e Spagnoli. Devo ringarziare gli amici che mi sono
stati vicino e che mi hanno accudito all’arrivo delle regate più
dure!
In questo caso sono contento e felice
di poter condividere con tutti il fatto che l’obiettivo non è la
meta ... l'obiettivo è il viaggio!!
Grazie a tutti, Luca